Diritto privato - Progetto “Vita indipendente” a favore dei portatori di handicap. Graduatoria della USL.





Buongiorno, mi chiamo M.B. sono affetto da distrofia FSHD e sono portatore di handicap in situazione di gravità. La mia USL di appartenenza mi ha inserito in graduatoria in un progetto di Vita Indipendente concedendomi la possibilità di assumere una persona per assistermi, unica condizione non deve essere un familiare. Il mio quesito è il seguente: Premesso che io sono separato legalmente e che ho, comunque, un buonissimo rapporto di amicizia con mia moglie, diplomata O.S.A., e che quindi ha i requisiti per assistere persone con disabilità.
Posso assumere la mia ex moglie per la mia assistenza personale o viene comunque considerata come un familiare?
Resto in attesa di una Vs. cortese risposta in merito, cordialmente



RISPOSTA



Mi sono informato sul progetto “Vita indipendente”, in particolare quello organizzato dalla USL 6 di Livorno.
Ecco il materiale che ho trovato su internet.

"Vita indipendente" è un progetto che da la possibilità ad una persona adulta con disabilità di poter vivere come chiunque: avere la possibilità di prendere decisioni riguardanti la propria vita e la capacità di svolgere attività di propria scelta. Ciò che differenzia  l'intervento di Vita Indipendente da altre azioni più di carattere assistenziali, si concretizza soprattutto nella modificazione del ruolo svolto dalla persona con disabilità che abbandona la posizione di "oggetto di cura" per diventare soggetto attivo e protagonista della propria vita.

OBIETTIVO

La persona disabile, attraverso la presentazione di un proprio progetto di Vita Indipendente, ha la possibilià di ottenere un finanziamento da un minimo di 500 euro ad un massimo di 1680 euro mensili determinando il livello di prestazioni assistenziali di cui necessita, i tempi, le modalità attuative attraverso la scelta del/i proprio/i assistente/i personale/i che assume direttamente, con regolare rapporto di lavoro, concordandone direttamente, mansioni, orari e retribuzione.

DESTINATARI

I destinatari del progetto Vita Indipendente sono esclusivamente le persone disabili residenti in Toscana, di età superiore ai 18 anni, con capacità di esprimere la propria volontà, in possesso della certificazione di gravità ai sensi dell'art.3 comma 3 della legge n. 104/92, che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale attraverso la conduzione delle principali attività quotidiane compreso l'esercizio delle responsabilità genitoriali nei confronti di figli a carico, e/o attività lavorative in essere o in progetto, e/o attività scolastico-formative finalizzate a configurazioni lavorative.

REQUISITI DI ACCESSO

· L'autocertificazione comprovante l'attestazione di handicap grave (art. 3 comma 3 L.104/92);
· La presentazione di un progetto personalizzato con precisazione delle richieste/proposte, della tempistica, delle possibili tipologie di intervento, della descrizione e qualificazione delle necessità di aiuto alla persona, dei relativi costi e dichiarazione di assunzione di responsabilità;
· Dichiarazione da parte del richiedente della piena autonomia nell'individuazione degli Assistenti Personali con i quali contrarrà un rapporto di lavoro regolare e che, di conseguenza, si dovranno attenere esclusivamente alle sue indicazioni svolgendo l'assistenza personale nelle modalità previste dal rapporto attivato.

PRESENTAZIONE DEL PROGETTO

Il progetto di Vita indipendente dovrà essere presentato  su apposito modulo e secondo le modalità indicate  dai presenti allegati.

Avrei voluto trovare delle ulteriori specificazioni relative al termine “familiare”. Che cosa si intende per familiare ??? Entro quale grado si considera un soggetto familiare, ai fini del progetto “Vita indipendente” ???

Nel mondo del diritto, il coniuge separato non è considerato un familiare, in quanto fa parte di un nucleo diverso; inoltre, con la separazione dei coniugi, gli obblighi derivanti dal matrimonio sono sospesi tra i coniugi.
Ad esempio, la Cassazione, ai fini dell’ammontare dell’assegno familiare, con sentenza 9 settembre 2003 n. 13200, non considera il coniuge separato, un familiare.
Il coniuge separato non è quasi mai considerato un familiare.
Vorrei leggere tuttavia, il bando e la domanda del progetto che ti riguarda; non mi hai detto qual è la USL che ha bandito tale progetto.

Il mio parere è il seguente: non puoi assumere un familiare perché un familiare (ad esempio un figlio, un fratello) è obbligato per legge ad assisterti e non può essere retribuito per tale adempimento. Non si può essere retribuiti per fare qualcosa per cui si è obbligati per legge …

Il coniuge separato non è obbligato per legge ad assisterti, quindi hai diritto di assumere tua moglie, ai fini del progetto in questione.
Resto in attesa di leggere il bando per confermare al 100% la mia opinione.
Cordiali saluti.