1 - Diritto all'aspettativa durante il periodo di prova vincitore concorso pubblico





Buonasera, sono un dipendente Ministeriale a tempo indeterminato da 9 anni e potrei avere la possibilità, causa vincita altro concorso presso un Ente Pubblico Non Economico, di dovermi dimettere senza alcun margine utile al preavviso che contrattualmente (funzioni centrali) corrisponderebbe per la mia anzianità di servizio a 45 giorni (anche se mi pare di capire che è facoltà datoriale non esigere l'indennità di mancato preavviso).

RISPOSTA



E' anche vero che nella prassi, non è mai accaduto che una pubblica amministrazione abbia trattenuto dagli emolumenti di fine rapporto, l'indennità di mancato preavviso nei confronti di un dipendente vincitore di concorso presso altra amministrazione-ente pubblico non economico.
Non è mai accaduto non dico che sarebbe la prima volta ma quasi!!!

 

Il nuovo lavoro prevede un periodo di prova di 3 mesi. Con il vecchio contratto dei Ministeri era prevista l'aspettativa proprio per questa eventualità ma, adesso, con il nuovo Ccnl Funzioni Centrali (all'interno del quale sono confluiti i contratti di tutti i comparti degli organi centrali dello Stato) tale istituto dell'aspettativa per periodo di prova rinvenire però all'art.14 c.10 il diritto alla conservazione del posto durante il periodo di prova presso altra Amministrazione. La mia domanda dunque è, alla luce della lettura del nuovo Ccnl: nel caso non superassi il periodo di prova o volessi tornare indietro e riavere il mio posto ministeriale, l'Amministrazione potrebbe opporsi oppure il mio è un diritto soggettivo contrattualmente stabilito?

RISPOSTA



Si tratta di un tuo diritto soggettivo che può essere esercitato a domanda del dipendente, ai sensi del comma 10 dell'articolo 14 del nuovo contratto collettivo nazionale applicabile al rapporto di lavoro “de quo.

10. Il dipendente a tempo indeterminato, vincitore di concorso, durante il periodo di prova, ha diritto alla conservazione del posto, senza retribuzione, presso l’amministrazione di provenienza per un arco temporale pari alla durata del periodo di prova formalmente prevista dalle disposizioni contrattuali applicate nell’amministrazione di destinazione. In caso di mancato superamento della prova o per recesso di una delle parti, il dipendente stesso rientra, a domanda, nella area o categoria e profilo professionale di provenienza.

L'amministrazione non avrebbe titolo per opporsi al rientro del dipendente, in caso di “mancato superamento della prova o per recesso di una delle parti”.
Considera che ai sensi dell'articolo 1 comma 2 del decreto legislativo n. 165 del 2001, gli enti pubblici non economici sono a tutti gli effetti di legge, pubbliche amministrazioni!

2. Per amministrazioni pubbliche si intendono tutte le amministrazioni dello Stato, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane, e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti i del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300. Fino alla revisione organica della disciplina di settore, le disposizioni di cui al presente decreto continuano ad applicarsi anche al CONI.

 

Ed inoltre, in termini tecnico/giuridici quali passi dovrei compiere correttamente per utilizzare l'istituto previsto dal vigente Ccnl? Grazie.

RISPOSTA



Occorre presentare una domanda di aspettativa in carta semplice, all'ufficio personale della tua amministrazione, istanza contenente la richiesta di aspettativa ai sensi dell'articolo 14 comma 10 CCNL, in quanto vincitore di concorso presso altra pubblica amministrazione.
Nella domanda indicherai la data in cui prenderai servizio presso l'ente pubblico non economico, la durata del periodo di prova, allegando il telegramma di assunzione ricevuto dal “nuovo” datore di lavoro. .
Il tuo dirigente, con ordine di servizio, ti concederà l'aspettativa per la durata del periodo di prova, essendo un tuo diritto soggettivo ottenerla. .
.
A disposizione per chiarimenti. .
.
Cordiali saluti.

2 - Durante il periodo di prova non si può chiedere l'aspettativa per altra attività lavorativa CCNL Università. Il pubblico dipendente non potrebbe avere due datori di lavoro pubblici.





Gentile Avvocato
Richiedo un Suo parere sul seguente caso:
1. ho vinto un concorso per EP tempo indeterminato presso una Università, ho preso servizio il 16 aprile, con periodo di prova di tre mesi
2. con nota protocollata ho chiesto aspettativa all'Università di provenienza, dove avevo la qualifica D5 con incarico di responsabile di Unità amministrativa, per la durata di 1 anno ( dal 16.4.2023 data di presa servizio nel nuovo ente fino al 15.4.2024) con la motivazione di "Altra attività lavorativa" in base all'art 37 CCNL Università 2008, modificato con art 52 CCNL Università 20216_2028
3. con nota prot del 13.3.2023 l'Università di provenienza ha comunicato che la richiesta non può essere accolta secondo la normativa in materia di incompatibilità del pubblico impiego e nella stessa nota ha ammesso solo la possibilità di fruire dell'aspettativa per la durata del periodo di prova.

RISPOSTA

Confermo: il pubblico dipendente non potrebbe avere due datori di lavoro pubblici, nemmeno sospendendo uno dei due rapporti di lavoro, con qualsiasi forma di aspettativa. C'è un'unica eccezione in tutto il pubblico impiego: dipendente con due contratti part time non superiori al 50%, in due enti locali differenti, ad esempio in due comuni diversi.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione, sentenza n. 22497 del 2022: i dipendenti pubblici con un part time non superiore al 50% possono instaurare rapporti con altri enti anche in assenza di autorizzazione da parte dell'amministrazione di appartenenza.
Per tutto il resto, il pubblico dipendente non potrebbe avere contemporaneamente due datori di lavoro pubblici diversi, perché questo contrasterebbe con la disciplina in materia di incompatibilità di cui all'articolo 53 del testo unico pubblico impiego (decreto legislativo n. 165/2001).



L'aspettativa quindi scade al termine del periodo di prova:
Chiedo se:
A- la decisione dell'università di provenienza era legittima

RISPOSTA

Certamente sì.
La contrattazione collettiva prevede che tu possa chiedere l'aspettativa per fare una diversa attività lavorativa o per il tempo necessario a superare un periodo di prova.
Se hai vinto un concorso pubblico, se non hai ancora superato il periodo di prova, l'aspettativa sarà commisurata temporalmente alla durata del periodo di prova.



B - posso impugnarla

RISPOSTA

Assolutamente no.



C- l'amministrazione dell'università può annullare la precedente decisione in sede di autotutela

RISPOSTA

No. Non ci sono i presupposti per l'annullamento in autotutela.



D- posso proporre nuova istanza di aspettativa per allungare i miei tempi di decisione lavorativa

RISPOSTA

Assolutamente no. Al termine del periodo di prova, dovrai decidere se restare o tornare



E- in pendenza di aspettativa sarà garantito, il mantenimento del posto e dell'incarico di responsabile che avevo.

RISPOSTA

Il mantenimento del posto è garantito fino al termine del periodo di prova.
Nessuna garanzia per l'incarico di responsabile
, quand'anche decidessi di tornare nella precedente amministrazione, al termine del periodo di prova.



Avevo visto un parere dell'ARAN sull'aspettativa per altra esperienza lavorativa nelle università, il tema è dibattuto e ci possono interpretazioni diverse che possono avvalorare la mia istanza.

RISPOSTA

Assolutamente no.
Anzi, ti invito alla massima riservatezza con i tuoi colleghi, poiché l'attuale datore di lavoro potrebbe renderti impervio il superamento del periodo di prova, per motivi di ritorsione, così come il precedente datore di lavoro, sempre per ritorsione, potrebbe non rinnovarti l'incarico di responsabile, qualora decidessi di tornare al termine del periodo di prova ovvero in caso di mancato superamento dello stesso.



Aggiungo inoltre che svolgevo e svolgo attualmente attività amministrativa gestionale anche nell' ambito PNRR.
Ci sono deroghe e agevolazioni previste dalla normativa di riferimento pnrr?

RISPOSTA

Questa circostanza relativa al PNRR è irrilevante ai fini della presente consulenza.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti:

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