L'azienda non può cambiare l'orario di lavoro unilateralmente





Buongiorno, lavoro in un’industria alimentare (produzione di alimenti zootecnici - CCNL di riferimento: industria alimentare FLAI-CGIL). Lavoro con orario a 6 ore su 6 giorni da lunedì al sabato. Alla domenica, da circa 15 anni a questa parte, è stata istituita una reperibilità. In sostanza, la persona reperibile, porta a casa un telefono cellulare dove arrivano sms in caso di guasti alla centrale termica o al sistema di alimentazione dello stabilimento, e uscire in stabilimento entro 30 minuti nel caso si presentassero problemi. E' presente in stabilimento una guardia giurata, incaricata di contattare il reperibile in caso di problemi. Il contratto (interno e stipulato tra azienda e lavoratori) è scaduto il 31/12.

RISPOSTA

Immagino che il contratto collettivo decentrato abbia previsto espressamente l'ultrattività dello stesso, anche oltre la naturale scadenza, fino alla stipula dell'accordo successivo. Generalmente ci si mette d'accordo in questo modo, in sede sindacale.



Abbiamo proposto delle migliorie al contratto appena scaduto ma ci è stato risposto picche. Contratto attuale - paga orario 2Euro/ora - rimborso chilometrico in caso di uscita - pagamento di straordinario di 30 minuti anche in caso di uscita di 5 minuti. Condizioni richieste - paga oraria 3,5Euro/ora - rimborso chilometrico in caso di uscita - pagamento di straordinario di 30 minuti anche in caso di uscita di 5 minuti. - gettone di 1 Euro per chiamata ricevuta in orario 8.00 - 22.00 - gettone di 3 Euro per chiamata ricevuta in orario 22.00 - 8.00
Condizioni proposte da azienda - paga orario 2Euro/ora - rimborso chilometrico in caso di uscita - pagamento di straordinario di 60 minuti anche in caso di uscita di 5 minuti.
La maggior parte dei dipendenti non vuole accettare. L'azienda quindi è andata a muso duro.

RISPOSTA

Purtroppo nel mondo delle aziende private, il datore di lavoro non ha nemmeno l'obbligo di aprire il tavolo della contrattazione decentrata (è una facoltà, come da articolo 6 del tuo CCNL).
Diciamo che l'azienda può permettersi di andare a muso duro, perché la legge glielo consente!



Nessuna trattativa e se la cosa non andasse in porto, porterebbe le domeniche come lavorative e quindi il servizio di reperibilità risulterebbe coperto.

RISPOSTA

D'accordo, ma dovrebbe istituire turni di lavoro e questo cambiamento di orario sarà oggetto di confronto con le rappresentanze sindacali.



Queste persone poi usufruiranno di un riposo compensativo durante la settimana successiva alla reperibilità. DOMANDE. - L'azienda può cambiare orario di lavoro in maniera unilaterale?

RISPOSTA

No.
Il CCNL all'articolo 30 prevede il confronto con i sindacati, ossia con le RSU interne all'azienda.



Ora la domenica non è lavorativa e quindi risulterebbe un passaggio a lavoro a ciclo continuo.

RISPOSTA

Esatto, confermo.



Quale sarebbe l'iter da fare per il cambio di orario di lavoro?

RISPOSTA

Il confronto con le RSU che saranno convocate dal datore di lavoro.
La differenza tra confronto e contrattazione consiste nel particolare non di poco conto, per cui al termine del confronto, l'azienda potrebbe anche infischiarsene delle richieste delle RSU.
E' ovvio che in tal caso, i sindacati proclamerebbero lo sciopero!



I dipendenti devono essere interpellati?

RISPOSTA

NO
Saranno convocate le RSU.



Oppure interviene il sindacato?

RISPOSTA

Solo le RSU, come da articolo 30 comma 3 del CCNL che ti allego:
CCNL industria alimentare
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

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