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- Scritto da Bruno Giuseppe, Avvocato
Esclusione del socio che si appropria denaro dalle casse societarie
Una SRL con due amministratori, legali rappresentanti. Uno di questi viene a conoscenza, solo a seguito di dichiarazioni rilasciate da alcuni dipendenti, che uno dei soci ha commesso ripetuti illeciti (appropriazioni indebite di denaro di cassa), fatti di cui l'altro rappresentante era invece a conoscenza.
RISPOSTA
Innanzitutto un consiglio d'esperienza, perché immagino che la presente consulenza mi sia stata richiesta dall'amministratore che intende porre in essere azioni cautelative, in riferimento alla sua responsabilità civile e penale: prima di sporgere denuncia penale nei confronti del socio ovvero di azionare gli strumenti giuridici previsti dal codice civile, in caso di cattiva gestione societaria da parte dell'altro amministratore, è necessario riscontrare le dichiarazioni del dipendente, con indizi di colpevolezza oggettivi, gravi precisi e concordanti.
Sarebbe opportuno chiedere al dipendente, in via preventiva, la sua disponibilità a testimoniare, in tutte le sedi competenti, contro coloro che hanno commesso reati oppure illeciti di varia natura.
Come può il primo cautelarsi.
RISPOSTA
Innanzitutto deve recarsi presso la Procura della Repubblica oppure presso gli uffici di polizia giudiziaria, per sporgere denuncia-querela penale nei confronti del socio che si è appropriato del denaro presente nelle casse societarie.
La denuncia penale, presumibilmente, deve essere presentata per il reato di appropriazione indebita, di cui all'articolo 646 del codice penale: “Chiunque, per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro o la cosa mobile altrui di cui abbia, a qualsiasi titolo, il possesso, è punito, a querela della persona offesa, con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da euro 1.000 a euro 3.000”.
Seguirà l'esclusione del socio dalla SRL, per giusta causa. L’art. 2473-bis del codice civile prevede quanto segue: “l’atto costitutivo può prevedere specifiche ipotesi di esclusione per giusta causa del socio. In tal caso si applicano le disposizioni del precedente articolo, esclusa la possibilità del rimborso della partecipazione mediante riduzione del capitale sociale“.
Immagino che l'atto costitutivo della SRL preveda l'immediata esclusione del socio che arreca volontariamente grave danno patrimoniale alla società.
Per “giusta causa di esclusione”, dobbiamo intendere un comportamento del socio irreparabilmente pregiudizievole del rapporto fiduciario con la SRL e che, quindi, rende incompatibile la permanenza del rapporto sociale nei confronti dell’autore della violazione penalmente rilevante.
L’esclusione del socio di SRL sarà oggetto di una delibera assembleare, assunta a maggioranza della compagine societarie.
Occorre convocare l'assemblea per deliberare a maggioranza, l'esclusione del socio dalla compagine societaria.
Del pari, occorre procedere con la revoca dell'incarico conferito all'amministratore connivente con il socio autore dei reati.
L'amministratore può essere revocato giudizialmente per omesso controllo gestionale, a seguito del ricorso del singolo socio al tribunale civile, oppure tramite una revoca stragiudiziale, mediante la delibera assembleare dei soci.
Il primo comma dell’articolo 2476 del codice civile prevede quanto segue: “Gli amministratori sono solidalmente responsabili verso la società dei danni derivanti dall’inosservanza dei doveri ad essi imposti dalla legge e dall’atto costitutivo per l’amministrazione della società.” Sia il socio che l'amministratore, ciascuno in ragione delle proprie responsabilità, dovranno risarcire il danno cagionato alla SRL. Consiglio all'amministratore che intende cautelarsi, di conferire incarico ad un avvocato, per procedere con la richiesta di risarcimento danni, nei confronti di questi soggetti.
A quale eventuale iniziativa giudiziale o stragiudiziale può ricorrere per mettersi al riparo da conseguenze dell'illecito commesso, a sua insaputa, dal socio?
RISPOSTA
1.denuncia penale per appropriazione indebita a carico del socio
2.esclusione per giusta causa del socio autore dei reati
3.revoca incarico all'amministratore reo di avere omesso il controllo nei confronti del socio
4.richiesta di risarcimento danni nei confronti di entrambi, con eventuale conferimento ad un avvocato per instaurare la causa risarcitoria.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 2476 del codice civile
- Art. 646 del codice penale