Condanna alle spese processuali e compenso dell'avvocato indicato nel preventivo
Premetto che ho vinto una causa di lavoro, sia in primo che in secondo grado, per licenziamento illegittimo: indennizzo 12 mensilità, più la reintegra. Ho rinunciato alla reintegra, ho chiesto l'indennità sostitutiva pari a 15 mensilità.
Da cui il primo problema: 1) 6 giorni dopo la sentenza il mio legale con pec, diffidava la controparte al pagamento sia delle 12 mensilità che delle 15 quali indennità sostitutiva, 25 giorni dopo la sentenza provvedeva a inviare un precetto con la stessa richiesta contenuta nel decreto ingiuntivo. Controparte fa opposizione al precetto. In primo grado vinco, mentre l'appello dirà che il precetto si poteva fare solo per le 12 mensilità relative alla sentenza come titolo esecutivo, mentre per le 15 dovevo fare un decreto ingiuntivo a parte, in quanto nella sentenza ancora non si sapeva se avessi accettato la reintegra o avessi voluto l'indennità.
Possiamo parlare di colpa professionale del tuo avvocato, ai sensi dell'articolo 2236 del codice civile: “Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficoltà, il prestatore d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave”.
Fortunatamente la corte di appello ha compensato le spese sia di primo che di secondo grado. Da qui la domanda: è stato compiuto un errore da parte del mio legale?
Sì, giacché nel precetto devono essere indicate soltanto le somme che risultano in modo certo ed inequivoco dal titolo esecutivo, ossia la sentenza. La sentenza era esecutiva soltanto in ragione del seguente punto: indennizzo 12 mensilità, più la reintegra. Non sarebbe stato possibile chiedere con precetto, un importo superiore a 12 mensilità.
E' giusto che io gli debba pagare le spese del primo e secondo grado??
Non è giusto
O posso rifiutarmi?
Sì, perché ha commesso un evidente errore.
Nel frattempo il mio legale ha provveduto a fare un altro decreto ingiuntivo con il relativo precetto, anche in questo caso controparte si è opposta in quanto ha ritenuto che la richiesta dell'indennità sostitutiva doveva essere fatta direttamente da me, non dal mio legale, anche se munito di procura.
Su questo punto, la controparte ha eccepito una balla …
La giudice ha respinto la richiesta di sospensiva ho incassato le 15 mensilità, ma ha rimandato la discussione a fine settembre. Mi chiedo al di là che il mio legale aveva la procura, è sufficiente che lui abbia inviato una diffida con pec, contenente oltre che le 12 mensilità anche le 15 specificando "per indennità sostitutiva alla reintegra"?
Sì, è più che sufficiente.
Ho un preventivo di spesa del mio legale, (non è antistatrio) come detto nel primo grado il giudice ha condannato la controparte a pagare le spese. L'importo è maggiore rispetto al preventivo. Il mio legale ha voluto che gli versassi per intero quanto stabilito dal giudice , così ho fatto.
Siccome l'avvocato non è antistatario ai sensi dell'articolo 93 del codice di procedura civile, “funziona così”: l'avvocato ha pattuito con il suo cliente 100 euro, quale preventivo per il suo compenso.
Il giudice ha condannato la controparte soccombente a pagare 120 euro.
L'avvocato ha valido titolo giuridico per pretendere dal suo cliente 100 euro (il contratto di prestazione autonoma professionale), ma in nome e per conto del cliente deve intimare alla controparte, di pagare direttamente al cliente 120 euro.
Anche in appello il giudice stabilisce che le spese le paga controparte e le stesse anche in questo caso sono maggiori rispetto al preventivo, il mio legale anche in questo caso ha voluto tutta l'importo che gli ho versato.
D'accordo, ma la controparte dovrebbe versare in tuo favore l'importo relativo alla condanna alle spese, salvo sospensiva dell'esecutività della sentenza di appello. Dubito che sia stata concessa la sospensiva della sentenza di appello …
Ora controparte ricorre in cassazione, da qui la domanda: se dovessi perdere ed il risultato si ribalta, presumo dovrei restituire le spese legali alla controparte, ma come faccio a restituire se ho già versato tutto al mio legale??Dovrei pagare due volte?
Mi chiedi cosa accadrebbe se la Cassazione, in ragione della tua soccombenza, ti condannasse alle spese di giudizio di tutti e tre i gradi?
Sì, dovresti pagare due volte …
Avresti già pagato il tuo avvocato, pertanto dovresti pagare la controparte versando l'importo indicato dalla Cassazione, quale condanna alle spese processuali.
Sostanzialmente confermo il tuo timore.
Ritengo che sia il mio legale a dovermi restituire la differenza tra il preventivo e quanto da me versato, è corretto? Non era forse più corretto versargli la differenza e caso mai il saldo a fine di tutta la storia? Spero di essere stata chiara. Grazie se potrete aiutarmi.
No.
Questo passaggio non mi è chiaro.
Premessa: non è un avvocato antistatario … perché il ragionamento in tal caso sarebbe differente. Salva l'ipotesi eccezionale di grave errore professionale, l'avvocato ha titolo per chiedere al cliente, quanto indicato nel preventivo, al termine di ciascun grado di giudizio, a prescindere da tutto il resto…
La parte vincitrice, in caso di condanna alle spese della controparte ex art. 91 del codice di procedura civile, ha diritto di chiedere alla parte soccombente di pagare (di pagare direttamente alla parte vincitrice, non al suo avvocato), l'importo indicato in sentenza, quale condanna alle spese.
Ovviamente la parte soccombente pagherà sia il suo avvocato, per l'importo indicato nel contratto, che la controparte (direttamente la controparte) per l'importo indicato in sentenza quale condanna alle spese legali.
Parlare di differenza tra preventivo ed importo in sentenza … non ha senso …
Il cliente Tizio pagherà il suo avvocato in ragione del preventivo/contratto.
Il soccombente Caio pagherà Tizio, per l'importo indicato in sentenza.
Siccome Caio pagherà anche il suo avvocato, per l'importo indicato nel suo contratto … gli toccherà pagare due volte … sia al suo avvocato che a Tizio.
Tutto chiaro?
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 2236 del codice civile
- Art. 91, 93 del codice di procedura civile