Subentro degli eredi pro quota nella fideiussione firmata dal padre deceduto





Vorrei ora richiedere un'ulteriore consulenza, legata in qualche modo alla pratica di successione e, più esattamente, ad una garanzia fideiussoria prestata da mio papà.
Riepilogo brevemente la situazione in essere:
A seguito del decesso di mio padre, io e mia sorella ci siamo attivate per portare avanti la pratica di successione che vede come eredi: la moglie del de cuius e 2 figlie, io e mia sorella.
Eravamo in procinto di terminare e definire la pratica (perlopiù variazioni catastali...) salvo poi, pochi giorni fa, essere emerso il fatto che 12 anni fa, mio papà insieme al consuocero, abbia garantito una fideiussione bancaria specifica per € 70.000 a favore di mia sorella, per l'acquisto dell'abitazione. Ero a conoscenza della garanzia prestata da mio papà ma ero ignara del fatto che tale firma - in caso di suo decesso - mi avrebbe di fatto resa garante per la stessa fidejussione.
A questo punto, non essendo ancora conclusa la pratica di successione, ho cercato di far comprendere a mia sorella il disagio che tale situazione comportava e l'ho invitata a raccogliere i documenti necessari per avviare la pratica di estromissione dalla garanzia del papà.
Con il fatto però che, sia mia sorella e sia suo marito, sono da poco passati da lavoratori dipendenti a lavoratori autonomi, la banca ha negato tale richiesta.

RISPOSTA

Con ogni probabilità, la banca avrebbe negato tale richiesta anche se fossero rimasti lavoratori dipendenti. Per quale motivo, una banca dovrebbe volontariamente privarsi di una garanzia fidejussoria di cui all'articolo 1936 del codice civile?
In caso di morte del garante di un mutuo, la garanzia fidejussoria non si estingue.
Il decesso del fideiussore non estingue infatti la fideiussione, pertanto gli eredi subentrano in questo rapporto: l’obbligazione si trasferisce in automatico a tutti coloro che accettano l’eredità. Né gli eredi possono sottrarsi, se non rinunciando all’eredità, a tale conseguenza. Relativamente alla ripartizione del debito tra gli eredi del fidejussore, questi sono obbligati all’adempimento pro quota dell’obbligazione di garanzia nei termini, tempi e limiti fissati nella fideiussione.



A seguito di tale diniego, mia sorella - indirizzata dal funzionario di banca - ha elencato una serie di rassicurazioni (per me del tutto inesatte e di parte):
- anzitutto ha sollevato la questione che la pratica di successione va comunque chiusa e che la sua chiusura non può dipende da questa situazione, che potremmo poi successivamente affrontare;
- di non preoccuparmi poiché la banca "non avvierà nessuna variazione al CRIF del nome del garante per la garanzia prestata" e che quindi rimarrà sempre il nome di mio papà e del consuocero;
- che comunque, in caso di loro improbabile insolvenza, la banca chiederà prima al consuocero il rientro del debito e poi, solo successivamente in caso di inadempienza di quest'ultimo al papà - e che quindi, solo a quel punto, - risulterò io come garante insieme alla mamma;
- inoltre, visto che ora l'importo residuo del mutuo si è dimezzato, comunque - a quel punto - la cifra a carico di noi due sarebbe "minima";
Ora, da quel che ho compreso, con la successione oltre all'attivo erediterò anche il passivo e quindi subentrerei automaticamente come garante - cosa che ovviamente vorrei evitare anche a tutela della mia famiglia e nello specifico di mia figlia.

RISPOSTA

Non sarebbe ragionevole rinunciare all'eredità, con le modalità di cui all'articolo 519 del codice civile, al solo fine di evitare di subentrare “pro quota” nella garanzia fidejussoria.
L'unica soluzione per evitare il subentro automatico nella fideiussione è la rinuncia all'eredità!



Vorrei quindi in qualche modo cercare di "vincolare" la chiusura della pratica di successione alla risoluzione della situazione che si è venuta a creare: se non è possibile da un punto di vista legale, da un punto di vista "sentimentale", facendo appunto chiarezza sui punti sollevati e sulle ripercussioni alle quali andrei incontro per cercare così di sensibilizzare sia mia mamma sia mia sorella.
Non metto in dubbio la buona volontà di mia sorella a continuare a pagare le rate del mutuo, ma in qualche modo vorrei tutelarmi in caso di imprevisti/incidenti...
Da qui, i quesiti per i quali richiedo la vostra consulenza:
1) Mi conferma che non c'è modo, da un punto di vista legale, di "congelare" la pratica di successione e legarla al buon esito della chiusura della garanzia prestata?

RISPOSTA

Confermo. Non ci sono norme di legge che ti consentono di sospendere l'esito della successione in ragione della chiusura della garanzia prestata.



2) È corretto quello che afferma il funzionario di banca quando dice che, non avviando nessuna comunicazione al CRIF, rimarrò estranea alla garanzia?

RISPOSTA

Non è corretto.
A prescindere dalla comunicazione al CRIF, accettando l'eredità del fideiussore, subentrerai automaticamente, “pro quota” anche nella garanzia fideiussoria.



3) È corretto che, nel caso di insolvenza, la banca chieda pro quota ai garanti e quindi sarò solo eventualmente coinvolta solo su una parte del residuo che dovrò garantire?

RISPOSTA

Confermo; tutti coloro che subentrano nella fideiussione, in qualità di eredi del fideiussore, risponderanno della garanzia “pro quota”.



4) Nel caso di insolvenza da parte di mia sorella, corro il rischio di essere anche inserita tra i "cattivi pagatori"?

RISPOSTA

Sì, ovviamente soltanto nel caso in cui non provvedessi a coprire il mancato pagamento della rata del mutuo, entro i termini indicati dal contratto di fideiussione.
Diciamo che non sarai inserita tra i cattivi pagatori in automatico.



5) In caso di mia richiesta di mutuo/prestito alla mia banca, fideiussione che "erediterò" potrà essere ostativa o limitante al buon esito della richiesta?

RISPOSTA

Assolutamente no.



6) Dalle idee che mi sono fatta, avrei pensato ad una soluzione da prospettare a mia mamma: il debito attualmente rimanente del mutuo bancario ammonta a circa € 30.000. Se mia mamma aiutasse mia sorella (in tutto od in parte) al pagamento dello stesso (e quindi alla chiusura della fidejussione) ed al contempo - per pari importo - sistemasse la situazione con me, sarebbe una strada percorribile?

RISPOSTA

Si tratta di una strada percorribile, a condizione che la banca sia d'accordo a percorrerla insieme a voi …
La banca è d'accordo con l'ipotesi di chiudere la fideiussione?
Ad ogni modo, parliamo di un importo “pro quota” relativo alla fideiussione, relativamente basso. A mio parere, nonostante il subentro nella fideiussione, puoi rimanere piuttosto serena.



7) Se non da un punto di vista legale, ma solo soggettivo, è corretto far valere che tale richiesta venga conclusa prima della chiusura della pratica di successione, così da non dover affrontare eventuali "ripensamenti"?

RISPOSTA

Secondo me, la banca vi risponderà “sono problemi vostri … non vogliamo nemmeno entrare nel merito dei vostri problemi, abbiamo una fideiussione sottoscritta dal “de cuius” ed un subentro automatico da parte di tutti i coeredi “pro quota” … se il singolo coerede non vuole subentrare nella fideiussione, rinunci all'eredità!”
La banca non accetterà mai l'estinzione della fideiussione … a prescindere dallo status di lavoratori dipendenti o autonomi, da parte dei debitori principali.



8) Ipotizzando che la pratica di successione dovrà comunque essere chiusa a breve e che a quel punto io e mia mamma diventeremmo garanti, potrebbe mia mamma (a quel punti come garante) presentarsi in autonomia in banca e versare il saldo del mutuo di mia sorella a fronte della chiusura della fidejussione stessa?

RISPOSTA

Dubito che il contratto di mutuo preveda la facoltà di estinzione anticipata …
Se il contratto di mutuo prevede la facoltà dell'estinzione anticipata, la mamma potrebbe in qualità di garante presentarsi in autonomia in banca e versare il saldo del mutuo di tua sorella, “in cambio” della chiusura della fidejussione stessa.
Propongo una soluzione. La mamma verserà in tuo favore (con bonifico o con assegno circolare), una somma in denaro pari alla garanzia fideiussoria “pro quota” a te riferita.
Nella peggiore delle ipotesi, la banca ti chiederà di versare, in ragione della fideiussione, un importo non superiore alla somma di denaro che ti avrà corrisposto tua madre
. Ovviamente firmerete (tutti i coeredi) una scrittura privata in ragione della quale, al momento dell'estinzione del mutuo e della garanzia fideiussoria, dovrai restituire alla mamma quella somma di denaro (restituirla senza interessi), nel caso in cui tu non abbia dovuto attingere nel frattempo alla stessa, per far fronte all'eventuale inadempimento di tua sorella nei confronti della banca.
Nel momento in cui la mamma ti dovesse versare la somma di denaro che la banca potrebbe pretendere da te, in qualità di “subentrante” … non avresti più nulla da temere!
O sbaglio?
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti: