Indennità di occupazione esclusiva immobile in comunione ereditaria
Buongiorno, ho questo ho 3 domanda:
-in caso di morte di padre con due figli e moglie vivi, uno dei due figli può rinunciare all’eredità in favore della madre? o rinunciando la sua parte viene per forza divisa tra madre e altro figlio?
RISPOSTA
Può accettare l'eredità e donare la sua quota alla madre; potrebbe essere proprio questa, una soluzione plausibile.
In caso di rinuncia alla sua parte, quest'ultima sarà suddivisa per accrescimento tra la madre e suo fratello, in caso di testamento con istituzione di eredi in parti uguali, come previsto dall'articolo 674 del codice civile: “quando più eredi sono stati istituiti con uno stesso testamento nell’universalità dei beni, senza determinazione di parti o in parti uguali, anche se determinate, qualora uno di essi non possa o non voglia accettare, la sua parte si accresce agli altri”.
Negli altri casi (successione per legge in assenza di testamento oppure successione testamentaria), la quota sarà sempre suddivisa tra la madre e suo fratello, ma in considerazione delle norme in materia di successione legittima; ovviamente il figlio rinunciante non deve avere una discendenza, perché altrimenti il diritto di accettare l'eredità si trasmetterebbe ai suoi figli.
-in un caso così: morte di padre con due figli, uno vivente con la madre nella casa di famiglia(che dovrebbe essere quotata cosi: 75% alla madre, e 12,5% a ciascuno dei figli) e l’altro vivente in casa propria. Il figlio vivente in casa propria sulla sua quota del 12,5% pretende o il pagamento della quota o il pagamento di un affitto, la madre e l’altro figlio si rifiutano di pagare sulla casa dove vivono, come si possono comportare per risolvere?
RISPOSTA
A mio parere il fratello richiedente l'indennità di occupazione esclusiva dell'immobile, non ne ha diritto, poiché sulla ex casa familiare c'è il diritto di abitazione del coniuge superstite, ai sensi dell'articolo 540 del codice civile: “Al coniuge, anche quando concorra con altri chiamati, sono riservati i diritti di abitazione sulla casa adibita a residenza familiare e di uso sui mobili che la corredano, se di proprietà del defunto o comuni”.
Laddove così non fosse, il fratello può chiedere lo scioglimento della comunione ereditaria, con atto di citazione al tribunale civile, ai sensi dell'articolo 713 del codice civile. La madre e l'altro figlio, se vorranno evitare la vendita a terzi dell'immobile e la suddivisione pro quota del ricavato dalla cessione immobiliare, dovranno acquistare la quota del fratello, al prezzo di mercato stabilito dal consulente tecnico d'ufficio nominato dal giudice.
Il consulente tecnico d'ufficio, ai fini della quantificazione della somma di denaro spettante al fratello – attore nel giudizio civile, terrà conto dell'indennità di occupazione esclusiva dell'immobile, parametrata al canone di locazione dell'appartamento; diciamo che l'indennità di occupazione esclusiva dell'immobile può essere legittimamente chiesta, in sede di scioglimento della comunione ereditaria avente ad oggetto l'immobile in questione.
-sempre nel caso di morte del padre con vivente madre e due figli di cui uno vive con madre e uno no: il caso è cosi la figlia che non vive con la madre ha atteggiamenti orrendi come incontra la madre(anche in casa della madre) aggredisce verbalmente lei e altri in modo molto aggressivo e senza motivo e non c'è modo per parlare in maniera normale, inoltre pretende cose materiali non sue usa la nipote come "arma" per pretendere e maltrattare, come mi consigliate di agire per difendersi?
RISPOSTA
Sarebbe fin troppo semplicistico, consigliarvi una denuncia per violenza privata, reato di cui all'articolo 610 del codice penale: “Chiunque, con violenza o minaccia, costringe altri a fare, tollerare od omettere qualche cosa è punito con la reclusione fino a quattro anni”.
Il problema semmai è il seguente: dopo aver denunciato la propria figlia … la relazione parentale si distruggerebbe inesorabilmente, senza poter tornare indietro.
Consiglio alla mamma di fare testamento, lasciando alla figlia la sola quota di legittima (1/3 dell'asse ereditario, ai sensi dell'articolo 537 II comma del codice civile).
Art. 537 del codice civile - Riserva a favore dei figli. … se il genitore lascia un figlio solo, a questi è riservata la metà del patrimonio.
Se i figli sono più, è loro riservata la quota dei due terzi, da dividersi in parti uguali tra tutti i figli
Se la figlia cambierà atteggiamento, quel testamento sarà distrutto e sostituito con un altro …
Un parente mi ha consigliato di registrare un audio delle sue aggressioni verbali e parlare con un avvocato, voi cosa mi consigliereste?
RISPOSTA
Inutile parlare con un avvocato … a quel punto procedete con una denuncia penale per violenza privata!
… e dopo?!
Dopo la denuncia?!
Come recuperare quel rapporto con la propria figlia?
Secondo me, la soluzione ideale sarebbe un testamento da modificare se cambierà l'atteggiamento della figlia.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 537, 540, 674 del codice civile
- Art. 610 del codice penale
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- Scritto da Bruno Giuseppe, Avvocato