Quote di legittima e azione di riduzione coniuge superstite senza figli
Buon pomeriggio avrei un quesito da fare: il coniuge superstite senza figli può agire con l'azione di riduzione per lesione della quota di legittima del coniuge (decuius)? mi spiego meglio.
Il decuius (coniuge), ancora in vita al momento della successione del suo ascendente (genitore) ha subito lesione della quota di legittima in quanto non ha ricevuto nulla in donazione rispetto ai fratelli e il relictum non bastava a ripristinare la quota di legittima.
RISPOSTA
Vediamo se ho capito bene qual è la tua domanda.
Facciamo un esempio.
Tu sei il signor Rossi, sposato con la signora Bianchi.
Il padre della signora Bianchi, ossia tuo suocero, è morto.
Il padre della signora Bianchi, in vita, ha fatto tante donazioni ai tuoi cognati e, così facendo, risulta lesa la quota di legittima che spetterebbe a tua moglie, la signora Bianchi.
La signora Bianchi non vuole fare causa ai suoi fratelli.
Il signor Rossi può fare causa ai suoi cognati, non avendo avuto una discendenza con la signora Bianchi? Assolutamente no; non ne avrebbe alcun titolo giuridico!
Il coniuge (decuius) quando era in vita non ha intrapreso l'azione di riduzione verso i fratelli donatari quindi essendo deceduto il coniuge, non essendo passati i 10 anni dalla morte del donante, il coniuge superstite può agire con l'azione di riduzione sui fratelli donatari del decuius (coniuge)?
RISPOSTA
Se la signora Bianchi è morta, se il signor Rossi ha accettato l'eredità della moglie, soltanto in questo caso, non essendo decorsi dieci anni dalla morte del suocero, può intraprendere una causa civile nei confronti dei cognati.
Ai sensi dell'articolo 557 del codice civile, “La riduzione delle donazioni e delle disposizioni lesive della porzione di legittima non può essere domandata che dai legittimari e dai loro eredi o aventi causa”.
Rossi è erede della moglie Bianchi, quindi può citare in giudizio i suoi cognati, in qualità appunto di erede della Bianchi.
Se si i fratelli del decuius per tutelarsi dovrebbero richiedere la rinuncia all'azione di riduzione?
RISPOSTA
Bravo, esatto, proprio così!
Se malauguratamente il coniuge superstite dovesse decedere e non aveva ancora richiesto l'azione di riduzione i suoi eredi che possono essere fratelli/genitori o nipoti possono agire in riduzione per lesione della legittima del primo coniuge deceduto?
RISPOSTA
Sì, fermo restando il termine decennale al quale hai fatto riferimento, decorrente dall'apertura della successione del suocero di Rossi.
Spero di essermi spiegato. Una domanda per completare il tutto: ho letto che l'azione di riduzione si prescrive in 10 anni, se l'erede fa passare i dieci anni da come si deduce l'azione di riduzione si prescrive,
RISPOSTA
Esatto.
Vorrei capire, eventuali eredi che succedono essendo passati i dieci anni posso agire in riduzione o quest'azione si è prescritta?
RISPOSTA
Si sarebbe prescritta anche per loro.
Se posso vorrei chiedere un’informazione per capire quale sia effettivamente la quota di legittima al di là del caso esposto: Se in successione abbiamo due figli come eredi e uno di essi in vita ha ricevuto una donazione senza dispensa e nn è stato fatto alcun testamento, la quota di legittima dell'altro figlio a quanto equivale a 1/3 o 1/2 di tutto il patrimonio?
RISPOSTA
E' pari a 1/3.
Dobbiamo fare riferimento all'articolo 537 II comma del codice civile:
Art. 537 del codice civile - Riserva a favore dei figli.
Se il genitore lascia un figlio solo, a questi è riservata la metà del patrimonio.
Se i figli sono più, è loro riservata la quota dei due terzi, da dividersi in parti uguali tra tutti i figli L'asse ereditario è composto da “donatum + relictum” al netto dei debiti del “de cuius” ovviamente…
Il singolo figlio non può ereditare più di 2/3 dell'asse ereditario, ossia quota di legittima (1/3) + quota disponibile (1/3).
Se nel relictum ci sono beni per soddisfare almeno 1/3 si soddisfa la quota di legittima oppure deve arrivare alla metà? in parole povere se a un figlio è stato donato 100 e nel relictum vi è solo 50 o un importo minore di 100 è soddisfatta la quota di legittima?
RISPOSTA
Asse ereditario pari a 150 euro.
Se ad un figlio è stato già donato 100 (2/3 dell'ass ereditario), il relictum di 50 deve essere interamente attribuito a suo fratello/sorella, a titolo di quota di legittima.
Nel caso il donatario che non ha figli dovesse decedere prima della spartizione dei beni la quota di legittima dell'altro figlio cambierebbe da 1/3 a 1/2 o no?
RISPOSTA
No.
Sarebbe sempre pari a 1/3, come indicato dall'articolo 537 II comma del codice civile.
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.
Fonti:
- Art. 557 del codice civile
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- Scritto da Bruno Giuseppe, Avvocato