Dichiarazione di consistenza bancaria necessaria per la dichiarazione di successione





Buongiorno, è morto mio papà a novembre 2020 senza testamento.
Io sono l'unica figlia e mia madre per diversi mesi non ha voluto fare la successione. Soltanto ora, a quasi un anno, ha dovuto decidersi per legge.

RISPOSTA

Sì, la dichiarazione di successione deve essere presentata all'agenzia delle entrate entro un anno dalla morte del “de cuius”. L'articolo 31 del decreto legislativo n. 346 del 1990 stabilisce poi che la dichiarazione di successione deve essere presentata entro dodici dall'apertura della successione.
L'articolo 456 del codice civile prevede che "la successione si apre al momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto".



I miei genitori erano cointestati in tutto, nessun importo sul conto corrente, solo buoni fruttiferi postali e polizze di risparmio postali.
Ho letto che questi titoli non vanno dichiarati in successione, come faccio ad essere certa che mi venga liquidato il 25% che mi spetta di questi buoni?

RISPOSTA

Un attimo … non ti è chiaro il meccanismo della dichiarazione di successione.
Per presentare la dichiarazione di successione, occorre innanzitutto chiedere alla banca la “dichiarazione di consistenza”.
Che cos'è?
Una lettera su carta intestata della banca, dalla quale risultano le risorse finanziarie cadute nell'asse ereditario, sia quelle che devono essere indicate in dichiarazione di successione, che quelle che non devono essere indicate in dichiarazione di successione!
Questa lettera ti consentirà di ottenere la “tua parte” anche relativamente a quanto non viene indicato nella dichiarazione di successione.
Presenterai al commercialista che provvederà alla redazione della dichiarazione di successione, la dichiarazione di consistenza bancaria.
Il commercialista presenterà la dichiarazione di successione e, successivamente, ti recherai in banca con entrambi i documenti e dirai, insieme a tua madre: “caro direttore di banca, in base alla dichiarazione di successione che ti produco, siamo eredi al 50%; poiché in base alla vostra dichiarazione di consistenza risultano 10000 euro di buoni fruttiferi postali, ti invito a liquidare 5000 euro a me e 5000 euro a mia madre”.
Tutto chiaro?



E in che modo devono essere liquidati?

RISPOSTA

Secondo le percentuali di cui alla dichiarazione di successione, che saranno applicate a quanto indicato nella dichiarazione di consistenza bancaria.



Occorre aspettare la scadenza?
Grazie per la consulenza

RISPOSTA

Se sono vincolati, occorre attendere la scadenza.
Come il de cuius avrebbe atteso la scadenza del BFP, dovranno farlo anche gli eredi …
… ma non mi risulta che i buoni fruttiferi postali oppure le polizze di risparmio postale siano vincolate, generalmente possono essere liquidati perdendo gli interessi maturati fino a quel momento … si parla appunto di riscatto del BFP.
Il problema giurisprudenziale semmai, sorgerebbe qualora soltanto un erede volesse riscattarli, mentre gli altri eredi chiedono di portarli a scadenza …
In tal caso dovremmo verificare se si tratta di buono fruttifero con pari facoltà di rimborso da parte dei cointestatari … ma non penso che sia questo il problema nel vostro caso …
Un'ultima postilla: secondo l'arbitrato bancario finanziario Collegio Coordinamento, decisione n. 22747del 10 ottobre 2019, pubblicata il 23 dicembre 2019, è illegittimo il rifiuto al rimborso del titolo posto da Poste Italiane nei confronti del titolare superstite, giacché la Cassazione ha più volte chiarito che il Buono postale, composto da capitale e interessi maturati andrebbero rimborsati al titolare superstite senza necessariamente dover produrre la dichiarazione di successione.
Mi rendo conto che si fa prima a presentare la dichiarazione di successione che ad instaurare una causa civile nei confronti delle Poste Italiane, considerato che pretendono un documento fiscale che non andrebbe richiesto in casi come questo …
A disposizione per chiarimenti.
Cordiali saluti.

Fonti: