Quantificazione dell’assegno di mantenimento





Buongiorno, Con la presente sono ad esporre il mio quesito. Dopo sei anni di fidanzamento, il mio compagno ed io abbiamo deciso di sposarci. Dopo otto mesi e mezzo di matrimonio, durante i quali stavamo cercando di avere figli, durante una cena con amiche a cui ero stata invitata, mio marito che per quel che sapevo doveva essere a casa con amici, mi telefona chiedendomi di andarlo a prendere presso la caserma dei carabinieri perché gli avevano ritirato la patente. Una volta arrivata scopro che aveva un tasso alcolico superiore di 3 volte il limite e che era stato fermato da una volante dopo aver caricato un transessuale a 3 Km da casa nostra. A quel punto ha ricevuto un'ammenda pari a EUR 300 per aver caricato la prostituta e il ritiro patente. Nei giorni successivi, mi viene confermato da lui stesso che non era la prima volta che andava con prostitute. Nonostante tutto l'amore che assurdamente ancora provo nei suoi confronti, non riesco nemmeno più a guardarlo in faccia senza avere il mal di stomaco e non riesco nemmeno a stargli accanto senza provare disgusto. Ho cominciato un nuovo lavoro il 20 gennaio 2013, con retribuzione pari a 1200 EUR circa dai quali devo detrarre 600 per finanziamenti attivi e 100EUR per l'auto aziendale. Mio marito guadagna uno stipendio di circa EUR2500, la casa in cui viviamo di circa 100mq è di sua proprietà con un mutuo attivo di EUR 800. A questo punto vorrei sapere, in caso di separazione, mi spetterebbe in assegno di mantenimento considerando che dovrò pagare affitto e bollette di una casa nuova dove dovrò trasferirmi ?e se sì, in che percentuale? Grazie mille. Cordiali saluti



RISPOSTA



Ti spetterebbe, in caso di separazione dal coniuge, l'assegno mensile di mantenimento, ai sensi dell'articolo 156 del codice civile.

Art. 156 del codice civile. Effetti della separazione sui rapporti patrimoniali tra i coniugi.

Il giudice, pronunziando la separazione, stabilisce a vantaggio del coniuge cui non sia addebitabile la separazione il diritto di ricevere dall'altro coniuge quanto è necessario al suo mantenimento, qualora egli non abbia adeguati redditi propri. L'entità di tale somministrazione è determinata in relazione alle circostanze e ai redditi dell'obbligato.

Come quantificare l'assegno di mantenimento a favore del coniuge ??? Secondo quanto previsto dalle tabelle del tribunale di Milano adottate dalla giurisprudenza di merito dei tribunali italiani.

Qualora il coniuge richiedente l’assegno di mantenimento sia dotato di redditi propri non adeguati (ossia di redditi, pur sufficienti a garantire un minimo di autosufficienza economica, ma che non soddisfino l’esigenza di mantenere un tenore di vita ragionevolmente comparabile a quello precedente la rottura dell’unità coniugale), i criteri liquidativi enucleati con le tabelle del tribunale di Milano, potranno trovare applicazione operando, quale parametro di riferimento, sul differenziale di reddito tra i coniugi.

Pertanto, nel tuo caso, la liquidazione dell’assegno potrà così essere effettuata:

- con assegnazione della casa coniugale: 1/4 di € 2.500,00 - € 500,00 (1.200,00 – 600,00 per rimborso finanziamenti – 100,00 per auto aziendale) = 500,00 euro

- senza assegnazione della casa coniugale: 1/3 di € 2.000,00 = 667,00 euro

A mio parere, sarebbe più conveniente per te, chiedere in sede di separazione, l'attribuzione in uso dell'abitazione familiare di proprietà di tuo marito, al fine di riequilibrare la situazione economica e finanziaria dei coniugi.

Siamo a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.

Cordiali saluti.

Fonti:

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