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- Scritto da Bruno Giuseppe, Avvocato
- Categoria: Maggio 2013
1- Azienda di famiglia. Dichiarazione di successione, esenzione imposta, tassazione plusvalenza
Gentile avvocato, vorrei sottoporre alla sua attenzione un quesito in materia di successione dell'azienda di famiglia.
E' morto mio padre circa due mesi fa lasciando con testamento, la sua azienda manifatturiera di famiglia al suo unico figlio. Mia madre è morta sei anni fa. Le mie domande sono le seguenti:
- Il trasferimento dell'azienda di famiglia per successione ereditaria, a favore dei discendenti, sconta le imposte di successione, ipotecaria e catastale ???
- L'azienda che ha la forma giuridica della SRL unipersonale, deve essere indicata nella dichiarazione di successione ???
- La plusvalenza relativa al valore dell'azienda, in una normale cessione sarebbe tassata. Nel mio caso, ci sarà tassazione della plusvalenza relativa all'azienda di famiglia ???
- Come determinare il valore dell'azienda ???
RISPOSTA
Confermo che il trasferimento dell'azienda di quote sociali o di azioni, a favore dei figli, dei discendenti e del coniuge del de cuius, non è assoggettato ad imposta di successione, catastale ed ipotecaria.
L'eventuale plusvalenza in una normale cessione per atto “inter vivos” sarebbe assoggettata a tassazione.
In caso di trasferimento di azienda al figlio del de cuius, per successione testamentaria o più in generale per successione ereditaria, la plusvalenza rimane latente.
Cosa significa plusvalenza latente ??? La plusvalenza concorrerà alla formazione del reddito del figlio erede, nel momento in cui quest'ultimo deciderà di cedere per atto inter vivos, l'azienda o i beni che la compongono a terzi.
L'agevolazione indicata nella presente consulenza, relativa all'imposta di successione, ipotecaria e catastale è legata indissolubilmente a determinate condizioni.
1)le quote e le azioni trasferite devono consentire il controllo dell'azienda – società.
2)l'attività dell'azienda ed il controllo della stessa devono proseguire per almeno cinque anni dalla data del trasferimenti per successione ereditaria.
Il figlio erede, contestualmente alla presentazione della dichiarazione di successione, deve rendere apposita dichiarazione, sempre all'Agenzia delle entrate, impegnandosi a proseguire per almeno cinque anni, nell'attività aziendale e nel suo controllo gestionale ed amministrativo.
Il venir meno dell'impegno da parte del figlio comporta la decadenza dal beneficio, con conseguente pagamento dell'imposta di successione, catastale ed ipotecaria, in misura ordinaria, della sanzione pari al 30% dell'imposta e degli interessi di mora decorrenti dal giorno in cui l'erede avrebbe dovuto pagare le imposte dovute.
Confermo la necessità di indicare l'azienda SRL nella dichiarazione di successione, da presentare all'Agenzia delle entrate, entro un anno dalla morte del de cuius. Come valutare il valore dell'azienda, ai fini della determinazione dell'eventuale plusvalenza ???
In base a criteri reddituali, finanziari e patrimoniali. Il valore economico di un’azienda, o il valore del capitale economico, esprime una valutazione generale, razionale, dimostrabile e tendenzialmente stabile. Per generale si intende una valutazione condotta in condizioni normali e che astrae da particolari situazioni delle parti in causa; per razionale, una valutazione costruita su uno schema logico chiaro, esplicito e condivisibile; per dimostrabile, una valutazione basata su variabili e parametri che, pur stimati, abbiano un buon grado di credibilità ed accettabilità; per stabile, infine, una valutazione che non consideri fattori provvisori e contingenti.
In sintesi, il valore economico è espressione del teorico valore di scambio attribuibile al capitale proprio, comprensivo dei diritti patrimoniali e dei poteri di gestione e di controllo dell’impresa.
Nulla a che vedere con il valore potenziale o soggettivo, che definisce il valore dell’azienda in funzione dell’utilità di uno specifico soggetto interessato.
Siamo a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.
Cordiali saluti.
2- Agevolazioni esenzione imposta sulle donazioni quote azienda di famiglia ai figli
Gentile avvocato, mio padre è socio con suo fratello, in una SRL che si occupa di energie alternative rinnovabili. Mio padre ha deciso di donare la sua quota del 60% ai suoi tre figli. I tre figli pertanto risulterebbero donatari ciascuno della quota del 20%.
Vorrei sapere se queste donazioni scontano l'imposta di donazione ???
Vorrei sapere cosa dovrebbe fare mio padre per godere dell'agevolazione relativa al mancato assoggettamento – esenzione della donazione di quote dell'azienda di famiglia, alla relativa imposta sulle donazioni.
RISPOSTA
Le donazioni in questione, a favore dei tre figli del donante, non potrebbero godere dell'agevolazione relativa all'imposta sulle donazioni, in quanto il trasferimento della quota del 60%, appartenente a tuo padre, sarebbe effettuato singolarmente a più discendenti, senza che nessuno dei figli possa esercitare il controllo sulla società SRL (e sull'azienda di famiglia).
Tali trasferimenti sarebbero pertanto assoggettati normalmente all'imposta sulle donazioni.
Per godere dell'agevolazione, tuo padre dovrebbe donare ai suoi tre figli, la sua quota societaria del 60%, in comproprietà.
In caso di trasferimento della quota in comproprietà, i figli eserciterebbero il controllo dell'azienda di famiglia, in quanto vostro zio possiede soltanto il 40% delle quote societarie.
… e voi il 60% in comproprietà !!!
Siamo a disposizione per tutti i chiarimenti del caso.
Cordiali saluti.