Diritto di Famiglia - Separazione tra coniugi e obbligo di mantenimento nei confronti della moglie e dei figli



Giacomo da Palermo:



Sono sposato da 18 anni,posseggo una casa acquistata prima del matrimonio dove vivo con mia moglie e le due mie figlie di 10 e 14 anni.
Posseggo in compropietà con mia moglie ,in quanto acquistate dopo il matrimonio,un'altra casa che abbiamo dato in affitto ed una villa in un comune limitrofo al nostro che utilizziamo per la villeggiatura,il valore di questa villa e circa doppio rispetto alla altra casa che abbiamo in comune,inoltre mia moglie per agevolazioni fiscali ha trasferito da diversi anni la sua residenza in questa villa.
Mia moglie è insegnante statale da 19 anni,io ho un ristorante in società con mio fratello che ho rilevato dopo il matrimonio,facendo una s.a.s di cui io sono l'amministratore ed il detentore della maggioranza delle quote,il mio unico lavoro è quindi nel ristorante di cui mi occupo in prima persona insieme a mio fratello.
Io e mia moglie siamo in comunità di beni.

Vi chiedo:
volendomi separare da mia moglie che cosa mi spetterebbe?
Dovrei dare la casa gratuitamente dove viviamo con le figlie (che è solo mia)a mia moglie e dividere tutto il resto anche se lei è cooproprietaria di altre 2 case?
Puo influenzare il fatto che mia moglie ha la residenza nella villa di villeggiatura?
Mia moglie potrebbe chiedere la metà dei guadagni del ristorante che è intestato a me ? (che sono la mia unica risorsa) anche se lei percepisce stipendi statali che equivalgono a più del doppio di quanto dichiaro io ? Può mia moglie chiedermi un mantenimento anche se guadagna il doppio di quanto dichiaro io,o potreppe accadere il contrario che sia io ad averne il diritto? Continuando le figlie a vivere con lei,quanto dovrei dare per il mantenimento delle figlie?

Se lei non volesse lasciare la mia casa dove adesso abitiamo io potrei incassare l'affitto dell'altra casa ( di valore equivalente alla casa dove abitiamo)e in che misura verrebbe divisa la villa? Spero di essere stato chiaro e Vi ringrazio anticipatamente.



RISPOSTA



Tra gli effetti patrimoniali della separazione tra coniugi, vi è l'obbligo, per il coniuge che percepisce il reddito più alto (assume rilevanza il reddito indicato nella dichiarazione dei redditi), di versare a favore dell'altro coniuge, un assegno di mantenimento che consenta di mantenere un tenore di vita equivalente a quello di cui avrebbe goduto, se la comunione materiale e spirituale del matrimonio non fosse stata interrotta dalla sentenza di separazione.

Poichè il tuo reddito dichiarato è di gran lunga inferiore al reddito percepito da tua moglie, non puoi essere condannato a versare un assegno mantenimento nei suoi confronti; ritengo che il giudice, invece, condannerà tua moglie a versare, a tuo favore, l'assegno di mantenimento.

Fai molta attenzione: tua moglie potrebbe vendicarsi per la separazione, segnalando i tuoi redditi particolarmente bassi, all'Agenzia delle Entrate. L'Amministrazione finanziaria potrebbe convocarti per chiederti, come hai potuto acquistare, nel corso degli anni, due appartamenti con dei redditi appena sufficienti per sopravvivere (tua moglie è un dipendente pubblico; un insegnante non può di certo permettersi due appartamenti, seppure in comproprietà).

Puoi essere sottoposto ad indagini bancarie, da parte degli ispettori dell'Agenzia delle Entrate; tua moglie, consigliata dal suo avvocato, avrebbe sicuramente interesse a segnalarti agli organi di controllo del fisco, per fare emergere il tuo reddito reale, ai fini degli obblighi di mantenimento.

Allo stato attuale dei fatti, in caso di separazione, tua moglie non può pretendere nulla da te, né tanto meno ha diritto alla metà dei proventi del ristorante.

Relativamente al mantenimento dei figli, sarai condannato a versare un assegno mensile nei loro confronti, che sarà gestito dal coniuge a cui i figli saranno affidati. L'entità del mantenimento sarà proporzionale ai tuoi redditi (quelli dichiarati).

Probabilmente i figli saranno affidati a tua moglie e la stessa dovrà, per volere del giudice trasferire la sua residenza nella abitazione di tua esclusiva proprietà, mentre tu dovrai andare a vivere nella villa di villeggiatura.

Il canone di locazione dell'appartamento affittato sarà suddiviso al 50% tra i coniugi, tuttavia, dovrai versare una parte del canone mensile di tua pertinenza, ai tuoi figli per il loro mantenimento.

Il giudice potrebbe decidere diversamente, nel caso in cui ci sia un diverso accordo tra i coniugi. L'autorità giudiziaria, in tal caso, deve verificare la compatibilità dell'accordo con l'interesse dei figli.

Il mio consiglio è di restare in buoni rapporti con tua moglie, in caso di separazione. Se i tuoi redditi reali si discostano notevolmente da quelli dichiarati, tua moglie potrebbe crearti molti problemi; sono sicuro che il suo avvocato non perderà l'occasione di "metterle la pulce nell'orecchio".

Mi dispiace ma non abbiamo studi associati in Palermo.

Cordiali saluti.