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Responsabilità del genitore per reati commessi su facebook dal figli minorenne





Salve! Sono un'insegnante di scuola media. Vedo che quasi tutti i miei alunni, pur non avendo i canonici 13 anni, età minima richiesta, sono su Facebook, e condividono foto di loro coetanei. Vorrei sapere quali sono i possibili rischi a cui si espongono loro stessi, ed i genitori, che evidentemente hanno acconsentito a che loro mentissero sull'età all'atto della registrazione.
Grazie!



RISPOSTA



I minori di età inferiore ai quattordici anni non sono imputabili; la minore età è una causa che esclude (per coloro che hanno meno di 14 anni) o diminuisce l'imputabilità.

I soggetti minori degli anni quattordici sono non imputabili; con riferimento ai soggetti maggiori di quattordici anni ma inferiori di diciotto, invece, la valutazione va effettuata da parte del giudice, caso per caso, sulla base della capacità percettiva, volitiva e affettiva del minore nonchè sulla base dell'attitudine a percepire il disvalore etico sociale della condotta posta in essere.

I genitori dei minori invece no …
I genitori rispondono del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori, salvo il caso in cui provino di non avere potuto impedire il fatto.
Visto che il genitore è perfettamente consapevole dell'iscrizione su facebook del figlio minore … non vedo come possa provare di non avere potuto impedire il fatto illecito del figlio.

Art. 2048 del codice civile. Responsabilità dei genitori, dei tutori, dei precettori e dei maestri d'arte.

Il padre e la madre, o il tutore, sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei figli minori non emancipati o delle persone soggette alla tutela, che abitano con essi. La stessa disposizione si applica all'affiliante.
I precettori e coloro che insegnano un mestiere o un'arte sono responsabili del danno cagionato dal fatto illecito dei loro allievi e apprendisti nel tempo in cui sono sotto la loro vigilanza.
Le persone indicate dai commi precedenti sono liberate dalla responsabilità soltanto se provano di non avere potuto impedire il fatto.


Facciamo un esempio concreto: un ragazzino di 12 anni, a mezzo facebook, diffonde foto a carattere pedopornografico.
Il ragazzino, non essendo imputabile, non sarà condannato penalmente, ma gli sarà applicata la misura del ricovero in riformatorio giudiziario o della libertà vigilata..

Il genitore del minore invece, risponderà civilmente del risarcimento danni per il fatto illecito commesso dal figlio (in caso di connivenza con il figlio minore, ovviamente risponderà anche da un punto di vista penale).

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.

Fonti: