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Mobbing per eccessivo carico di lavoro del dipendente





Egr. avvocato, il mio datore di lavoro per costringermi a rassegnare le dimissioni, mi ha onerato da tempo immemorabile di un carico di lavoro abnorme rispetto ai miei colleghi; si tratta almeno del triplo delle pratiche che hanno i miei colleghi, tutti i giorni tutte le settimane …
Questa situazione mi ha portato a non dormire bene la notte, a svegliarmi nel cuore delle notte con il batticuore ed il groppo in gola per le condizioni in cui sono costretto a lavorare e per le tempistiche draconiane da rispettare.
Finalmente ho deciso di adire le vie legali e vorrei un suo consiglio.
Grazie



RISPOSTA



Mi pare di capire che tu abbia l'intenzione di presentare ricorso al tribunale del lavoro per mobbing causato da un eccessivo ed ingiustificato carico di lavoro.

Quali sono gli elementi per procedere con ricorso al tribunale per mobbing ?
Innanzitutto l'elemento di fatto, ossia una coartazione, diretta o indiretta, della libertà psichica del lavoratore, così da costringerlo a una certa azione, tolleranza od omissione.

Affinché si configuri mobbing, occorre quindi la ripetitività e/o reiterazione delle condotte prevaricatrici nei confronti del dipendente, che debbono avere una durata di almeno sei mesi e consistere in episodi vessatori costanti nel tempo, pressoché quotidiani.

Esempio: circa un anno fa è andata in pensione una collega ed il datore di lavoro, anziché assumere un'altra unità di personale ovvero anziché spalmare il carico di lavoro della collega su tutti i dipendenti del reparto, ha “addossato” tale carico di lavoro interamente su di te.

Dal punto di vista soggettivo, invece, deve emergere la finalità persecutoria del datore di lavoro; l'azienda ha oberato di lavoro il dipendente al fine di costringerlo a rassegnare la dimissioni, al solo fine di evitare stati patologici della mente e del corpo dipendenti dallo stress accumulato nel corso dei mesi.

Infine è necessario l'ultimo presupposto: il danno alla salute cagionato al dipendente, dopo almeno sei mesi di vessazione. Tale danno alla salute deve essere certificato dal tuo medico curante ovvero da uno specialista convenzionato con il SSN. Occorre il danno alla salute, al fine di chiedere ed ottenere un risarcimento da mobbing con ricorso al tribunale del lavoro.

Le suddetta argomentazioni sono state adottate dalla giurisprudenza di Cassazione. La Corte di cassazione sentenza n.8267/97 ha statuito che il datore di lavoro è responsabile ai sensi dell'art. 2087 del codice civile, ove i lavoratori subiscano una compromissione della salute a causa di un eccessivo impegno sul lavoro, nella misura in cui la ricerca di maggiori livelli di competitività produttiva non può compromettere l’integrità psico-fisica dei lavoratori. Il datore di lavoro ha il dovere di adottare un organico di personale adeguato al volume produttivo della sua azienda.
La Corte di cassazione sent. n.1307/2000 ha statuito che rientrano nella responsabilità contrattuale del datore di lavoro, per cd. danno biologico, tutte le lesioni arrecate all’integrità psico-fisica dei lavoratori da un eccessivo e continuativo carico di lavoro straordinario; si pensi, ad esempio, al lavoro riconducibile ad una deliberata mancata integrazione dell’organico necessario da parte dell’imprenditore.

Art. 2087 del codice civile. Tutela delle condizioni di lavoro.

L'imprenditore è tenuto ad adottare nell'esercizio dell'impresa le misure che, secondo la particolarità del lavoro, l'esperienza e la tecnica, sono necessarie a tutelare l'integrità fisica e la personalità morale dei prestatori di lavoro.

Se sussistono questi tre elementi (carico di lavoro eccessivo da oltre sei mesi, volontà di perseguitare il dipendente al fine di costringerlo alle dimissioni, danno alla salute del dipendente), consiglio di rivolgerti ad un avvocato del posto per procedere con ricorso al tribunale del lavoro per chiedere in via d'urgenza la cessazione della condotta mobbizzante, ai sensi dell'articolo 700 del codice di procedura civile e per chiedere altresì un risarcimento da mobbing che sarà liquidato dal giudice, in base alla sua valutazione discrezionale.

A disposizione per chiarimenti.

Cordiali saluti.

Fonti: